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to STOP violence against wOMen
ore 10:40 il mistero della macchina da scrivere
capitolo V

Riassunto del link precedente
Arianna ha ricevuto la visita del suo nuovo vicino di casa, un giovane uomo che se pur ben educato, risulta piuttosto invadente. L’uomo torna a casa ma…
Trascorsero alcuni minuti e sentì scattare un allarme. Poco dopo suonarono di nuovo al suo cancello.
“Si?” Dal videocitofono vide che era ancora lui.
“Ho qualcosa che le appartiene.” Disse Francesco con un largo sorriso, poi alzò le braccia all’altezza della videocamera e mostrò il faccino di Cloe. Arianna aprì e lui entrò tenendo la gattina in braccio.
“Deve avermi seguito. Appena ho impostato l’allarme sul perimetrale, è scattato. Sarà stata lei. L’ho trovata in giardino.
Ma sei stronza! Sono io che ti do da mangiare, ti porto dal veterinario e ti faccio le punture quando stai male… poi tu che fai? Scappi col primo che capita?
“Grazie.”
Fece per prenderla dalle braccia di Francesco, ma Cloe si divincolò graffiando profondamente la mano dell'uomo. Lui la mollò d'istinto e la gatta con un balzo, uscì schizzando in giardino.
”Cavolo!” Francesco si guardò la mano sanguinante.
“Mi dispiace!” disse Arianna, prendendogli la mano per esaminarla. “Entri, vado a prendere qualcosa per disinfettare.” Disse chiudendo la porta.
“Non è niente, lasci stare.”
“No-no, bisogna pulire bene.” Insistette lei. Salì nel bagno della sua camera. In fondo ad un cassetto trovò delle salviettine disinfettanti, le prese e scese. L’uomo era in piedi che l’aspettava.
“Non era necessario, è solo un graffio.”
“Meglio prevenire.” Prese una salviettina e gli pulì la ferita.
Alzando gli occhi, Arianna si rese conto che lui la guardava sorridendo.
Rapida, gli porse un’altra salviettina.
“Ecco, può farlo da solo.”
“Grazie.” Disse accettando la salviettina. “Bene, vado via. Buonanotte.”
“Buonanotte.”
--- Fine quinta parte