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capitolo II
“Dici che in questa casa troveremo qualcosa di valore?” Chiese uno dei ladri mentre si introducevano nell’abitazione di Francesco.
“Certo -fece l'altro- è un quartiere agiato questo.” Si misero guanti di gomma e protezioni per le scarpe in modo di non lasciare tracce. Riuscirono ad aprire la porta finestra sul retro, che era ben nascosta alla vista della strada. Nessun allarme scattò.
“Siamo stati fortunati.”
“Cretino! Ho visto che uscendo non ha inserito l'allarme.”
Un furgone con un complice a bordo era parcheggiato davanti la casa e li aspettava pronto a fuggire.
Presero tutti oggetti di valore. Scendendo al piano di sotto, fecero incetta anche di alcuni pezzi d’argento. Poi, uno dei ladri notò la custodia posata in terra all’ingresso... e l'aprì.
“Una macchina da scrivere antica.”
“Lascia perdere, è vecchia.”
“No… ho uno zio che commercia in articoli vintage a Porta Portese, forse ci facciamo qualche soldo.”
“Ma dai piantala! Chi vuoi che la usi? Oggi ci sono i computer per scrivere.”
“Va beh, io la prendo, c’è gente che adora ste’ robe vecchie.”
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Fine del secondo post. Prossimo post alle 10:00
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